What if I say you're not like the others?


Point Particle è un blog nato per ospitare le idee e i pensieri di chiunque voglia scriverci. Nella sua pur breve vita, ha accolto e fatto leggere pezzi molto diversi, scritti da persone molto diverse. Pezzi che forse raccontano la storia di chi li ha scritti, o magari l'accarezzano soltanto. Frutti di un'ispirazione che a volte riesce a disporre le lettere una di fianco all'altra proprio in quel modo che ti fa provare qualcosa di speciale. Un'ispirazione che si è manifestata in persone normali, come te e come me. Persone che hanno deciso di condividere qualcosa con chiunque passasse di qui, anziché perdere i propri pensieri nei meandri della mente.
Perché chi deposita qualcosa in questa piccola banca non ha niente da perdere, ma chi apre questa pagina e legge qualche pezzo ha molto da guadagnare.
E allora... Buona lettura!

mercoledì 3 marzo 2010

Giro di vento

“E’ possibile realizzare un sogno. Basta crederci, e continuare a crederci”
Luisa: “E invece com’è andata?”
“Poco alla volta ci siamo fatti schiacciare dal peso delle cose come sono. Dalla necessità, dalla ripetizione. Dalla mancanza di sorprese. Siamo entrati in un circuito chiuso di gesti e sensazioni già conosciuti.”
Luisa: “Forse è inevitabile, no?” La imbarazza mettersi sul suo stesso piano; ma non può fare a meno di chiedersi se esista davvero un modo di liberarsi dal peso e della necessità della ripetizione, raggiungere un territorio dove tutto fluisce allo stato puro e genera continue sorprese. Si chiede quanto ci si possa rimanere, ammesso di riuscire mai ad arrivarci.
“L’inevitabile era una delle prime condizioni che volevamo eliminare per sempre dalle nostre vite.”
Luisa: “Un po’ ci siete riusciti, almeno in parte. Mi sembra che vi siate liberati di un bel po’ di cose che per quasi tutti non sono proprio opzionali.”
“Tipo?”
“Gli spostamenti, le telefonate, i vestiti, gli accessori, i gesti, i toni e perfino le parole. Se solo potessi assistere a una mia giornata media, te ne renderesti conto.”
“Com’è una tua giornata media?”
“Non voglio neanche pensarci.”
“Dammi un’idea, solo un’idea.”
Luisa sbuffa, poi dice: “Un continuo zigzagare tra mille cose, a tratti velocemente, a tratti spaventosamente lentamente.”
“E ci sono cose che ti interessano?” dice Lauro.
“Cinquanta e cinquanta”
“A parte l’interesse, ci sono cose che ti piacciono?“
“Certo che ce ne sono” dice Luisa. Pensa che non avrebbe dovuto lasciarlo cominciare a far domande; dice: “ Cos’è, hai bisogno di rinnovare il tuo catalogo di miserie del mondo civilizzato?”
“No, voglio solo sapere in quale proporzione sono le cose che ti piacciono con quelle che fai solo perché le devi fare. Non ne hai una minima idea?”
“No. Ma sono fatti miei, ti pare? ”
“Chiedevo soltanto.”
Luisa guarda scorrere l’acqua: pensa che sia un fiume minuscolo, imperfetto quanto i due cavalli con qui sono arrivati qua e i campi coltivati e l’orto, le case e la comunità di superstiti in cui vive. Questa consapevolezza produce in lei una strana miscela di distacco e compassione, libertà dello sguardo di Lauro a due passi da lei, ma anche dai giudizi del mondo. Dice: “Sarà di uno a cento, la proporzione. Forse di uno a mille. E anche le cose che mi piacciono probabilmente sono surrogate di altre cose che non ho.” – (Andrea De Carlo, Giro di vento)

Un piccolo promemoria, perché la vita di nessuno si trasformi in un surrogato di un sogno, ma nella realizzazione di ciò che piace. Perché il peso delle cose, la ripetizione e la mancanza di sorprese non induca a cadere in una trappola pericolosa che ci tende il mondo che ci circonda, un mondo che ha smesso di sognare …
E poi “bastano pensieri felici … sono quelli a portarti in aria”, e solo cosi “vivere può essere una grandiosa avventura”.

2 commenti:

  1. Adoro De Carlo! è un grande scrittore, scrive senza filtri ed è in grado di tirare fuori sensazioni e pensieri magari sopiti che riaffiorano all'improvviso tra le sue righe, non è da tutti.
    il mio libro preferito è "due di due", lo consiglio sempre :)
    ciao,
    Misia.

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  2. Se anche il mondo ha smesso di sognare ognuno di noi può cambiare questa condizione, solo vivendo in quel certo modo, dove la vita è vissuta come una meravigliosa avventura e dove ogni giorno ci è dato di sognare,,, e a volte si avverano!
    Grazie. Nonnananna

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