What if I say you're not like the others?


Point Particle è un blog nato per ospitare le idee e i pensieri di chiunque voglia scriverci. Nella sua pur breve vita, ha accolto e fatto leggere pezzi molto diversi, scritti da persone molto diverse. Pezzi che forse raccontano la storia di chi li ha scritti, o magari l'accarezzano soltanto. Frutti di un'ispirazione che a volte riesce a disporre le lettere una di fianco all'altra proprio in quel modo che ti fa provare qualcosa di speciale. Un'ispirazione che si è manifestata in persone normali, come te e come me. Persone che hanno deciso di condividere qualcosa con chiunque passasse di qui, anziché perdere i propri pensieri nei meandri della mente.
Perché chi deposita qualcosa in questa piccola banca non ha niente da perdere, ma chi apre questa pagina e legge qualche pezzo ha molto da guadagnare.
E allora... Buona lettura!

giovedì 25 marzo 2010

E' solo un disegno



Mi siedo comodo, davanti ho un foglio bianco. Disegno. Prendo in mano la penna che ho scelto. Quella con cui mi trovo meglio, è una penna a gel. E' la mia preferita perché mi dà un tratto fluido, che non si interrompe nel bel mezzo della linea che sto tracciando. Quando la uso, sembra di disegnare con un pennarello molto sottile. La fluidità è il segreto.
A questo punto sono già in paranoia. Davanti a un foglio bianco, con in mano una penna che lascerà un segno indelebile, sono terrorizzato dal non sapere cosa disegnare e intimorito dal produrre qualcosa che tutti guarderebbero come un obrobrio. Mi atterrisce sapere che quel foglio bianco non è solo un foglio bianco, è l'universo con tutte le sue infinite possibilità. Non posso fare a meno di notare che le cose più interessanti avvengono sempre in tempi incalcolabilmente piccoli. In dimensioni ripiegate su loro stesse. Il momento che cercavo è proprio questo, la confusione completa, il dubbio paralizzante. Osservo l'indecisione e le mille scuse che mi passano per la testa, che mi vengono per il solo fatto di dover tracciare una linea su un foglio.


Ok, da dove comincio? Inizio dal lato sinistro perché magari così .....
Oddio, ma quanto lo faccio grande sto disegno? Deve assolutamente venire bene che poi se lo vede qualcuno....
Prima linea, la traccio orizzontale o inclinata? Forse meglio orizzontale perché..... .
Quanto lunga? No, corta che poi se sbaglio ..... .
E dire che quando ero piccolo mi dicevano che disegnavo benissimo. Se mi viene uno schifo lo brucio sto foglio .... ma che cavolo vado a pensare....
Meglio una curva? Uffaaaaaa, sono uno stupido, mi incasino per così poco, perchè diavolo mi sono messo a disegnare..... forse era meglio fare qualcos'altro...!!!! E' ora di smettere di sprecare tempo con le sciocchezze.


Il mio lavoro durante tutta la giornata è questo, guardare le domande e le risposte che mi balenano nella mente. Guardare. Ma non toccare. Qualcuno, da un certo punto di vista, potrebbe dire che sono masochista.
Dubbi esistenziali su azioni banali come può esserlo disegnare. Nessuna di queste domande è mia. Nessuna delle risposte è farina del mio sacco. Sì, i pensieri rimbalzano da una parte all'altra del mio cervello, ma non per questo i dubbi sono veramente miei. Non so se riuscite a capire quello che intendo.


Non ho ancora tracciato una linea e sembra che sia passato un secolo. Sarà forse che disegnare è un'esperienza più intensa di quello che immaginavo?

Proprio quando tutte le domande, come stelle morenti, collassano su loro stesse, vedo che le risposte non hanno importanza. Vedo solo che l'utilità del dubbio si risolve nella comprensione della sua inutilità e, sotto un pioggia di stelle avvizzite, riesco finalmente a fare la prima riga sul foglio.

3 commenti:

  1. Penna in mano, margini bianchi del foglio... Quanti viaggi!

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  2. Occorre lasciarsi andare per riuscire a provare l'ebbrezza della scoperta, della novità, dell'ignoto. Tutto ciò che non prevediamo, che non calcoliamo ci riserva sempre molte sorprese.
    Lasciati avvolgere dal foglio bianco e ascolta in silenzio.....non te ne accorgi subito, eppure esso già parla di te e non è bianco ma racconta i tuoi desideri prima che tu stesso riesca a percepirli.

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  3. Dai mystica, scrivi pure tu qualcosa!!! Lascia andare le redini, arrenditi a ciò che hai dentro e scrivi. Sarei curioso di leggere qualcosa di tuo, mi piacerebbe

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