What if I say you're not like the others?


Point Particle è un blog nato per ospitare le idee e i pensieri di chiunque voglia scriverci. Nella sua pur breve vita, ha accolto e fatto leggere pezzi molto diversi, scritti da persone molto diverse. Pezzi che forse raccontano la storia di chi li ha scritti, o magari l'accarezzano soltanto. Frutti di un'ispirazione che a volte riesce a disporre le lettere una di fianco all'altra proprio in quel modo che ti fa provare qualcosa di speciale. Un'ispirazione che si è manifestata in persone normali, come te e come me. Persone che hanno deciso di condividere qualcosa con chiunque passasse di qui, anziché perdere i propri pensieri nei meandri della mente.
Perché chi deposita qualcosa in questa piccola banca non ha niente da perdere, ma chi apre questa pagina e legge qualche pezzo ha molto da guadagnare.
E allora... Buona lettura!

martedì 23 febbraio 2010

Osservando il cielo e toccando la terra, Ami, intensamente ami, il frutto e il seme della notte.

Il tram si avvicina alla fermata. Lento.
Le rotaie, sporcate da un buon giorno di brina, accarezzano la frenata stanca, senza condizionarla: per arrestarsi non ha bisogno di essere preso di forza. Solo mani, mani dalle unghie corte che modellano la creta.

Scorrono le porte all'improvviso. Il gelo del mattino si fa lama da carta che apre le buste, e riporta alla vita parole dalle sillabe ingiallite.
La luce del vagone, che sveglia gli occhi assonnati, ha uno strano effetto di me... Mi penetra.

Non c'è rumore alcuno che possa sovrastare il ticchettio regolare del mio cuore.

Come il coccodrillo di Peter Pan, arrivi puntuale e invadi; rosicchi con i denti aguzzi le porte della percezione, t'impossesi del centro, e io muoio lacerata dai vetri di un passato in letargo.

Equilibrio e Saggezza si allontanano, ma continuano a osservare la scena: Follia mischia le carte, spazza le foglie, inaridisce i fiumi dopo averli esortati ad straripare. Mi dice che è finita, che non c'è nulla da salvare, e io mi sgretolo sotto la furia delle sue leggi, lontane dalla pazienza e dalle convinzioni. Sono senza respiro. Non respiro. Soffoco.

''Non era la retta via...'' dice Follia, interrompendo il buio. Tutto si schiarisce... Osservo le sue mani, e mi sorprendo nel notare che ha un dito sprofondato nella marmellata. La guardo con gli occhi di un bambino che vede il mare per la prima volta; '' Questa lo è...'' aggiunge splamandone un sottile strato sul pane. '' La via giusta è quella che ti piega al servizio, ti distrugge, ti decostruisce, ti scolpisce per liberarti dall'eccesso. E tu, in cambio, gli offri gioia, pura, fragile, lucente. Ora puoi, ora la vedi, vero?

''Cosa?''

''La quiete accesa del quotidiano.''

Mangia la fetta, di gusto.
Si mette in disparte, nell'ombra, e mi osserva.

Equilibrio e Saggezza ritornano...

Bruchi e aquiloni diventano statue di ghiaccio, serie e concentrate, quasi in posa. Solo il vento le sfiora, le scioglie. Le gocce che scivolano lungo il braccio sono delle lingue nere che leccano il dolore e lo trasformano in sogni di diamante.

E' la mia fermata. Sono arrivata.

8 commenti:

  1. Complimenti per l'esordio di alto livello.
    Un post ricco e colorato ai limiti della psichedelia, che merita di essere letto e riletto.
    Brava.

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  2. Concordo a pieno con Marco. Davvero un bel pezzo, pieno di sensazioni da gustare!

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  3. Grazie a tutti per i complimenti!
    E' stato un pezzo da ATTACCO D'ARTE, abbozzato appena sveglia e sviluppato nel tardo pomeriggio. Sono contenta sia di vostro gradimento :)


    Qual è l'immagine che vi ha colpito di più?

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  4. Due punti in particolare:
    - la frase "Il gelo del mattino si fa lama da carta che apre le buste, e riporta alla vita parole dalle sillabe ingiallite" perchè è perfetta.
    - l'immagine del bruco, perchè fa tanto "Alice nel paese delle meraviglie".

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  5. Per me, che evidentemente non sono abituato a un certo tipo di lettura, è molto impegnativo questo post. Oggi gli ho dedicato un pochino di tempo e devo dire che l'ho scoperto davvero bello! Grazie mille.

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  6. "La via giusta è quella che ti piega al servizio, ti distrugge, ti decostruisce, ti scolpisce per liberarti dall'eccesso. E tu, in cambio, gli offri gioia, pura, fragile, lucente."
    ...I tuoi attacchi d'arte sono sempre sorprendenti!!

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  7. adoro i post come questo. Sento che nessuna delle parole che hai usato è a caso, hai scelto e pesato tutto con molta cura....., ti sei davvero resa conto della forza di quello che hai scritto?

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  8. davvero di una qualità superiore!!!

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