Era tanto che non venivo a trovarli. Stavo passeggiando lungo il corridoio, quello al piano di sopra, dirigendomi verso il bagno per darmi una rinfrescata dopo il lungo viaggio fatto per venire fin da loro.
La porta era aperta e lui era rivolto verso la finestra, quando si accorse della mia presenza.
-Sai cosa mi piace della primavera? – disse incuriosendomi ad entrare – mi piace il modo che ha di colorare la vita delle persone, ogni elemento che c’è li fuori è li per i stimolare i tuoi sensi. La vista è appagata dal susseguirsi dei colori della fioritura, il cielo terso, il sole caldo che ti bacia la pelle, l'aria frizzantina che ti accarezza il viso, il vociare allegro dei bimbi che rotolano sul prato.
Guarda quegli scoiattoli che giocano con le ghiande, e le rondini, che volano attorno a quei due amanti che si baciano sulla panchina - .
Le sue parole mi riempivano di emozione mista a commozione, scrutava e descriveva e la sua immaginazione andava ben oltre la sua cecità.
Grande P.
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