“Un pot-pourri da trentadue milioni di passeggeri l'anno...”
L'intensa luce del tramonto dà colore al vetro ed all'acciaio e mi illumina gli occhi.
Sospinto dai miei pensieri cammino lentamente per il lunghissimo corridoio principale del Terminal 2 del Munich Franz Joseph Strauss Airport.
Passeggio ed incrocio lo sguardo di uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo: un'anziana ed energica signora americana in cerca del gate della Delta per Atlanta, un frettoloso uomo d'affari in partenza per la Cina, una giovane coppia tedesca decisa a gustarsi lentamente ogni attimo del suo atteso viaggio, una colorata famiglia italiana che non nasconde il suo disappunto per il ritardo del volo Alitalia per Roma...
Ogni grande aeroporto del mondo può essere visto come luogo di incontro e fusione etnica e culturale: un frenetico, brulicante miscuglio di Europei, Asiatici, Sikh, Marocchini, Colombiani, donne arabe dal volto velato.
Naturalmente è un'illusione, un'integrazione fasulla che dura esattamente fino a quando l'ultima chiamata alle uscite costringe di nuovo quella massa a dividersi per colore e religione. Ma mentre le sale d'imbarco si riempiono e le file dei check in ondeggiano, l'immagine è quella di un nirvana multiculturale che farebbe piangere di gioia qualsiasi intellettuale di sinistra.
L'architettura degli aeroporti: noiosa e monotona per alcuni, esaltante per altri. Quando atterro in Germania, a Monaco, Berlino o Francoforte, resto sempre piacevolmente stupito dalla pulizia, dalla cura dei particolari e dall'accoglienza delle strutture aeroportuali. Asettiche?
Direi piuttosto perfettamente funzionali ed eleganti.
“Efficienza, design e comodità” penso, ricordando che l'aeroporto di Monaco è stato recentemente nominato miglior aeroporto europeo e terzo miglior aeroporto del mondo.
Linee e colori inattesi ti avvolgono e ti conducono splendidamente nell'esperienza del viaggio: il futuro è qui!
Dopo circa un chilometro di piacevole passeggiata lungo il Terminal 2 giungo alla Lounge piloti PP International Airlines: la compagnia ha scelto una splendida posizione per la sua sala privata, arredata con gusto e moderna eleganza, in linea con gli standard locali.
Facendo scorrere l'ampia vetrata di fronte a me, accedo ad un terrazzo con vista sulle piste e sull'intero aeroporto.
Rumoroso, sì, ma di gran fascino!
Il volo PP 3487 per London City Airport partirà tra circa tre ore: ho una mezz'oretta di tranquillità a disposizione.
Chiamo casa e gioco un po' con la vocina curiosa che risponde all'altro capo del telefono: diventa sempre più bravo, riesce ad indovinare il tipo di aereo dal rumore che fa quando decolla...
Orgoglioso, saluto lui e la sua tenera mamma e do loro appuntamento a domattina.
In piedi sul terrazzo in cima al Terminal 2 dell'aeroporto di Monaco osservo silenziosamente il flusso degli aerei che, ordinati, si preparano a solcare i cieli della Baviera rombando verso le loro remote destinazioni sparse per il mondo. E sono ancora una volta affascinato dalla poesia del volo.
Perchè, come vi dirà qualunque appassionato di volo, “è la partenza che conta”.
Sono molto contento che hai accolto il mio consiglio di basare un Fly One Time sulle vicende all'interno di un aereoporto. Mi sembrava di esserci...
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