Sei stanco. Stanco nel senso di stufo, ne hai abbastanza. Da quando hai memoria, sei alla ricerca di qualcosa per riempire il vuoto che senti dentro. Hai provato in tutti i modi a colmarlo e hai sempre fallito. Getti la spugna. Inizi a lasciare andare ogni cosa, smetti di combattere. Posi la spada, ti spogli dell'armatura, liberi il fedele destriero, compagno di mille battaglie contro i mulini a vento. E' la tua resa. Non vuoi più sforzarti in nulla. Ti siedi in panchina e guardi. Inizi ad osservare le vicende esterne, nel mondo, e interne, nel tuo corpo, senza immischiarti in esse. Osservi, non cerchi di contrastarle, diventi il guardone delle trame del fato. Inspirazioni, espirazioni, battiti del cuore, contrazioni muscolari involontarie, spasmi addominali, tremori. Pensieri, ricordi, scivolano via così. Magicamente, piano piano, senza neanche accorgertene, ti ritrovi con una mente bucata come un colabrodo. Incapace di riempirsi di qualcosa, capace di lasciar passare via tutto. La testa come un buco. Un giorno ti svegli, ti alzi, e tutto ciò che vedi ti pare di vederlo per la prima volta. Jamais vu. Non sai come sei arrivato in questa situazione, ..... non lo ricordi. Prendi in mano un libro che hai già letto molte volte, o almeno così ti sembra, e senti che tutto il suo contenuto scivola via quando tenti di richiamarlo. Déjà vu. Non hai ancora dimenticato come si legge, ma poco ci manca. Guardi un film, ascolti una canzone. Roba vecchia, qualcosa nella testa ti dice che forse una volta hai già avuto a che fare con tutto ciò. Ogni sforzo è vano, sopratutto perchè hai perso l'attitudine a sforzarti. Potresti ascoltare mille volte di seguito la stessa storia, e ogni volta sarebbe emozionante come la prima. Ascolti una canzone e ad essa non è associato nessun ricordo o pensiero. Ascolti la canzone e c'è solo la canzone, libera da ogni interpretazione o significato. Che magia quel sovrapporsi e susseguirsi di suoni! Quella sensazione che chiamavi noia non esiste più.... o forse non è mai esistita, mah.... in realtà non ricordi. Per te è tutto nuovo, sempre. Guardi quello che ti si presenta fuori dalla finestra e, ogni volta, è indescrivibile. Per raccontare quello che vedi non ci sono parole .... almeno nella tua testa. Il dizionario sì è ridotto all'osso, hai lasciato andare via le parole e i significati. In questa nuova ottica vedi chiaramente che nessun vocabolo è in grado di descrivere un oggetto meglio dell'oggetto stesso. Probabilmente penseresti: "descrivere a parole, che vano sforzo!"; se solo non ti fossi dimenticato che cosa significa sforzo. Poi passi davanti allo specchio e vedi la tua immagine riflessa. Ti rendi conto del tuo aspetto esteriore, ed è uno shock. Che prodigio lo.... specchio?!? Nel riflesso ti tocchi una guancia, fai qualche smorfia, un paio di boccacce, infine un sorriso a trentadue denti. Sei ridiventato pericolosamente innocente.
Se fossi un concorrente di un telequiz, saresti il primo a tornare a casa. Saresti contemporaneamente la delusione di chi ti vorrebbe vincente e la gioia di chi invece vorrebbe vincere. Non è fantastico!? Con aria perplessa aggrotti la fronte e con un dito ti gratti la tempia...., l'ultimo tentativo di quella cosa..., lo sforzo.... Mah.... vincere, perdere...., hai l'impressione che queste parole non ti dicano niente. Non più.
Se fossi un concorrente di un telequiz, saresti il primo a tornare a casa. Saresti contemporaneamente la delusione di chi ti vorrebbe vincente e la gioia di chi invece vorrebbe vincere. Non è fantastico!? Con aria perplessa aggrotti la fronte e con un dito ti gratti la tempia...., l'ultimo tentativo di quella cosa..., lo sforzo.... Mah.... vincere, perdere...., hai l'impressione che queste parole non ti dicano niente. Non più.
Cazzo! quanto potrebbe essere vero!!
RispondiEliminasono contrastata.....è riununciare a vivere o è finalmente vivere?!
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