What if I say you're not like the others?


Point Particle è un blog nato per ospitare le idee e i pensieri di chiunque voglia scriverci. Nella sua pur breve vita, ha accolto e fatto leggere pezzi molto diversi, scritti da persone molto diverse. Pezzi che forse raccontano la storia di chi li ha scritti, o magari l'accarezzano soltanto. Frutti di un'ispirazione che a volte riesce a disporre le lettere una di fianco all'altra proprio in quel modo che ti fa provare qualcosa di speciale. Un'ispirazione che si è manifestata in persone normali, come te e come me. Persone che hanno deciso di condividere qualcosa con chiunque passasse di qui, anziché perdere i propri pensieri nei meandri della mente.
Perché chi deposita qualcosa in questa piccola banca non ha niente da perdere, ma chi apre questa pagina e legge qualche pezzo ha molto da guadagnare.
E allora... Buona lettura!

venerdì 24 aprile 2009

Oltre i limiti

Hai mai provato a superare i tuoi limiti?

Nel mondo moderno, così legato a una logica di massimizzazione del profitto, secondo me non viene sufficientemente considerata una componente che è basilare e spesso crea scenari molto lontani da quelli inizialmente prevedibili: la mente.

La testa, intesa non tanto come parte del corpo, quanto come insieme e meccanismo di ragionamenti e pensieri, è tanto fondamentale nella persona umana quanto sconosciuta alla scienza: quel che si sa sui meccanismi che agiscono internamente ad una persona e sul suo pensiero credo di poter dire che sia un ambito quasi inesplorato, nonostante i tanti studi condotti finora, i quali si sono imbattutti in una realtà molto complessa.
E' anche per questo che non è possibile ridurre gli eventi che coinvolgono l'uomo a una serie di formule che, date le informazioni iniziali significative, restituiscano un risultato che spiega in modo esaustivo quello che succede; non è possibile, almeno attualmente, formalizzare quello che succede nella testa.

Ma non è tutto qui quello che io intendo con la parola testa, bisogna tenere conto anche di una forma di energia e di forza che talvolta permette all'uomo di spingersi ben oltre il prevedibile, attraverso quei meccanismi che io, non so quanto propriamente, associo più alla parola mente.
Talvolta, alcune persone riescono utilizzare queste energie mentali grazie alle quali raggiungono obiettivi che vanno ben oltre l'immaginabile; il più delle volte, invece, credo che siamo noi ad essere in mano alla nostra mente, facendo dipendere le nostre azioni e reazioni da quei meccanismi che non conosciamo.
Non sappiamo controllare la mente.

Negli ultimi tempi l'uomo sta cercando di utilizzare queste energie, si veda come esempio l'effetto placebo, ormai utilizzato largamente in tecniche terapeutiche di ogni genere alternative alla medicina tradizionale.

Io credo che le energie potenzialmente possedute dalla mente siano davvero rilevanti. Posso dire per esperienza che già solo la convinzione nella possibilità di fare qualcosa (che è solo una piccola fetta di quel che può fare la mente, appartiene alla parte percepita e in qualche modo controllabile) aumenta considerevolmente le probabilità di successo, in un certo senso ostacola l'opera che la mente attua sulla persona per convincerla che forse non ce la può fare, togliendole di fatto energie.
La mente mente.

Immaginate cosa potremmo fare se riuscissimo a controllare ed utilizzare queste energie! Magari un giorno sarà possibile, allora forse sarà tutto diverso da adesso.

Quali credi siano i tuoi limiti?
Hai mai provato a superarli?
E' anche una questione di mente.

sabato 4 aprile 2009

Dialogo con Dio

Oggi voglio più che altro lasciarvi uno spunto, invitandovi a leggere qualcosa non scritto da me.
Premetto che reputo questo brano interessante per tutti: atei, agnostici e credenti in qualsiasi Dio. Si tratta di un ipotetico dialogo tra Dio e un mortale; il tema principale è quello del libero arbitrio, ma in realtà spazia su diversi argomenti.

Il racconto è preso dalla raccolta "L'io della mente" di Douglas Hofstadter e Daniel Dennett, si intitola "Dio è taoista?" ed è stato scritto dal filosofo e matematico Raymond Smullyan, il quale sembra sia apprezzato da credenti e non credenti.

Vi avverto che il dialogo non è cortissimo ed è spiccatamente logico, oltre che filosofico, ma a me ha preso particolarmente e spero che possa essere così anche per voi. Personalmente non mi trovo d'accordo su tutto, ma sicuramente la lettura di questo dialogo mi ha affascinato molto.

Potete leggerlo cliccando qui, quando arrivate al fondo della pagina cliccate su "continua" per le poche pagine successive.

Buona lettura, spero che vi piaccia. Se qualcuno avrà voglia di commentare qui cosa ne pensa, sarò felice e curioso di leggervi.